Una rubrica de "L'Incompatibile"
A-Periodico online del
"Progetto Contraria-Mente"
Nell’individuo cerchiamo sempre quel qualcosa oltre il niente che ha. È sempre necessario sapere di che stiamo parlando se non altro per orientarci nella relazione che manteniamo attraverso la comunicazione. Cos’hanno quegli esseri umani? Cos’hanno quegli individui? Quelle persone? Hanno di tutto e hanno di niente. Oggetto dei pensieri di tanti. Possono come no avere qualcosa. A seconda di chi li guarda. Hanno quelli, nessuno dei quali s’è fermato a farsi da loro raccontare cos’hanno anche quando non hanno niente. Noi ce lo faremo raccontare.
Se i sensi non c’ingannano totalmente, in noi, in condizione di Disagio Relazionale, qualcosa succede. Facciamo delle cose a seconda di quello che ci succede. La condizione di Disagio Relazionale, senza qualcosa che la descrive, pone tutti sullo stesso piano. Piano che diventa individuale e unico tutte le volte che quel Disagio assume le sembianze della persona che lo porta. Personale, individuale, unica come unico è l’individuo che si trova in quella sua particolare e del tutto personale condizione. Allora: “cos’hanno quegli individui?” non sembra domanda corretta. Nemmeno: “cos’ha quel’individuo?” Forse sarebbe più opportuno che noi ci chiedessimo cos’è quell’individuo. Qual è in un certo momento il suo vissuto che produce un Disagio prima ancora di poterlo mettere in comune col mio.
Così abbiamo pensato che non c’è di meglio che farsi raccontare cos’ha dalla stessa persona che ce l’ha. Questa Rubrica è allora di quelle persone che credono o sentono di avere qualcosa di quella cosa che, col suo essere niente, ci fa parlare di condizione di Disagio Relazionale. Non chiederemo alle persone se hanno o non hanno una malattia, cosa che rimane un fatto del tutto personale e individuale. Come non ci interessa il medico che dichiara la di lui condizione una “malattia”, come non ci interessa chi la definisce “non-malattia”. Dopo tutto in entrambi i casi è posta sempre una diagnosi di tipo medico. Anche a noi serve una diagnosi e quella medica, per fortuna, non è l’unica diagnosi possibile. Il medico che cerca una malattia e un malato pone una diagnosi medica. Anche noi abbiamo bisogno di una diagnosi, di quella che ci serve a trovare l’individuo… anche quello che ha bisogno di un medico. Dopo tutto cos’è se non una diagnosi quella che mira a trovare nell’individuo cosa questo abbia oltre il niente che ha?
Se i sensi non c’ingannano totalmente, in noi, in condizione di Disagio Relazionale, qualcosa succede. Facciamo delle cose a seconda di quello che ci succede. La condizione di Disagio Relazionale, senza qualcosa che la descrive, pone tutti sullo stesso piano. Piano che diventa individuale e unico tutte le volte che quel Disagio assume le sembianze della persona che lo porta. Personale, individuale, unica come unico è l’individuo che si trova in quella sua particolare e del tutto personale condizione. Allora: “cos’hanno quegli individui?” non sembra domanda corretta. Nemmeno: “cos’ha quel’individuo?” Forse sarebbe più opportuno che noi ci chiedessimo cos’è quell’individuo. Qual è in un certo momento il suo vissuto che produce un Disagio prima ancora di poterlo mettere in comune col mio.
Così abbiamo pensato che non c’è di meglio che farsi raccontare cos’ha dalla stessa persona che ce l’ha. Questa Rubrica è allora di quelle persone che credono o sentono di avere qualcosa di quella cosa che, col suo essere niente, ci fa parlare di condizione di Disagio Relazionale. Non chiederemo alle persone se hanno o non hanno una malattia, cosa che rimane un fatto del tutto personale e individuale. Come non ci interessa il medico che dichiara la di lui condizione una “malattia”, come non ci interessa chi la definisce “non-malattia”. Dopo tutto in entrambi i casi è posta sempre una diagnosi di tipo medico. Anche a noi serve una diagnosi e quella medica, per fortuna, non è l’unica diagnosi possibile. Il medico che cerca una malattia e un malato pone una diagnosi medica. Anche noi abbiamo bisogno di una diagnosi, di quella che ci serve a trovare l’individuo… anche quello che ha bisogno di un medico. Dopo tutto cos’è se non una diagnosi quella che mira a trovare nell’individuo cosa questo abbia oltre il niente che ha?
La Redazione
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