giovedì 22 maggio 2008

CONTRO LA CONTENZIONE



ASSISTENZA E DIRITTI


di

Maila Mislej e Livia Bicego

Ed. Carocci, Roma, 2007


UNA RECENSIONE

di

Gaetano Bonanno


Un confronto critico, una condivisione e una proposta. Per un fuoriluogo vagabondo e incompatibile. Finalmente: l’autonomia dell’infermiere è solo un’illusione. Nella logica aziendale ancor di più. Il nuovo comandamento dell’azienda sanitaria è produrre numeri e abolire la qualità. Se la qualità è vita e salute la quantità produce scorie, ronde, nuovi campi di concentramento e controllo militare. Come l’infermiere si può fare protagonista di un nursing abilitante e dissociarsi dalle cattive pratiche. L’economia riduce il nursing di quantità a pratica di morte. Dove vince sempre il potere l’assistenza quale funzione può avere. In ogni caso, assistenza inclusa, la scelta è tra relazione empatica e relazione autoritaria. Dove si chiede qualità e s’impone quantità si produce solo relazione di dominio. L’assistenza possibile è l’assistenza ridotta alla contenzione autoritaria. Nella prospettiva di distruzione dell’economia è urgente limitarne i danni. La funzione distruttiva del diritto più che un’intuizione è il racconto della morte di ogni giorno. Di fronte al diritto di morire la logica conclusione di “Assistenza e diritti” è un’assistenza per l’autonomia, l’antiautoritarismo a partire dell’autogestione delle lotte per l’assistenza. «La contenzione fisica nel reparto psichiatrico del Santissima Trinità non viene più praticata da più di due mesi. (…). Nel reparto (…) le cose sembra stiano cambiando.»Se la scienza è strana, la medicina più di più. La contenzione fisica, oggi pratica terapeutica, al punto che, come le altre terapie, necessita di una prescrizione medica, domani: “non viene più praticata”. Non è strano che che la contenzione oggi venga dichiarata pratica terapeutica e domani pratica assassina?Cosa aspettano medici e infermieri d’Italia a dichiarare tale pratica di morte di pertinenza non medica, di pertinenza non infermieristica, né terapeutica né assistenziale? “non viene più praticata”. La notizia lascia sperare: che a partire dall’abolizione della contenzione e dal dichiararla pratica non terapeutica né assistenziale si pervenga all’abolizione della psichiatria quale pratica terapeutica. Altra cosa è prendersi cura delle persone portatrici di un Disagio Relazionale. Cosa fare? «persone, donne e uomini senza camici tiravano giù le ringhiere di rete metallica che circondavano i padiglioni del manicomio, non stavano certo a chiamare il fabbro; occupavano i reparti, insieme alle persone rinchiuse, non stavano certo a fare domande, e insieme a tutto questo non mancava mai il tempo per fare festa.» Dal volume, a fianco della possibilità di un’assistenza di qualità e di un nursing abilitante, si evince l’imperio di un diritto squalificante, invalidante: il diritto alla subordinazione. Roba da schiavi e di democratica Santa Inquisizione. Il diritto si presenta come la morte dell’assistenza. L’assistenza e un’altra cosa. (Leggi l'articolo)

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