mercoledì 11 giugno 2008

ELOGIO DELL'INCERTEZZA

Masino


di

LUIGI CORVAGLIA

Che la realtà, noi compresi, come noi la percepiamo, sia più che un’ipotesi da Matrix ha destato l’attenzione dei più curiosi studiosi. Che ci troviamo, normalmente, di fronte a non pipe non è acquisito fino al punto da trarne pratiche conclusioni per la vita. Che la psichiatria abbia continuato permettendosi estremizzazioni come l’anti-psichiatria di Ronald D. Laing e di Davide Cooper e la non psichiatria di Thomas Szasz, altro non dimostra che le capacità distruttive dell’ignoranza al potere. Che oggi la Salute Mentale custodisca nel suo seno psichiatria, anti-psichiatria, non psichiatria, altro non dimostra che la distruttività della conoscenza al potere. Le cose appaiono l’insieme delle relazioni che le definiscono come tali. Niente verità assolute né ultime. Cos’è che ha reale influenza benefica sugli individui loro malgrado definiti “malati mentali”. La terapeuticità della libertà, contraddittoriamente, richiede, di volta in volta, una ridefinizione della libertà in relazione all’individuo. Come superare l’incomunicabilità tra “mondo psicotico” e “mondo non psicotico” rimane un problema che si ripresenta per ogni individuo. L’elogio dell’incertezza può aiutare a porsi nei confronti del Disagio Relazionale non in una logica autoritaria ma in una metodologia empatica? Luigi Corvaglia (Lecce, 1965) è Psicoterapeuta, saggista e studioso di psicologia e filosofia politica.




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