Il 30 Settembre 2008, lo psicologo anti-psichiatra dottore Natale Adornetto con una e-mail ampiamente diffusa, avente per argomento «Psichiatri e mafiosi» pone la Trans-psichiatria tra Psichiatri, mafiosi e fascisti.
«Possono chiamarla (…) trans psichiatria (…) MA SEMPRE PSICHIATRIA È (…) e le basi della psichiatria madre sono la violenza, l'autoritarismo (…) basi che stanno alla base anche della mafia e del fascismo.»
Lungi dal volere evidenziare, non ce n’è bisogno, di come l’occasione Trans-psichiatria niente abbia né può avere a che fare né a che spartire con nessuno dei gruppi autoritari tra i quali l’anti-psichiatra Adornetto l’ha inserita
«Possono chiamarla (…) trans psichiatria (…) MA SEMPRE PSICHIATRIA È (…) e le basi della psichiatria madre sono la violenza, l'autoritarismo (…) basi che stanno alla base anche della mafia e del fascismo.»
Lungi dal volere evidenziare, non ce n’è bisogno, di come l’occasione Trans-psichiatria niente abbia né può avere a che fare né a che spartire con nessuno dei gruppi autoritari tra i quali l’anti-psichiatra Adornetto l’ha inserita
EVIDENZIAMO E CRITICHIAMO
la manipolazione condotta dall’Anti-psichiatra Adornetto come infamante sia della proposta Trans-psichiatria che dello stesso “Progetto Contraria-Mente”.
Nello stesso tempo, cogliamo l’occasione per ricordare ad Adornetto e a tanta Anti-psichiatria autoritaria che il metodo proposto dal punto di vista trans-psichiatrico è prima di tutto una chiara e inequivocabile discriminante sia rispetto all’autoritarismo di tutti quei gruppi a cui lo psicologo si riferisce sia rispetto ad un’abitudine all’autoritarismo di tanta parte dell’Anti-psichiatria italiana.
Ad una nostra richiesta mirante ad un chiarimento pubblico e per una revisione e rettifica di quanto scorrettamente detto e sostenuto, il dottore Adornetto, oltre che rispondere in modo parziale e ulteriormente manipolatorio, risponde con una rettifica più indegna dell’originaria infame scorrettezza.
Conosciamo personalmente lo psicologo Adornetto, a fianco delle cui lotte siamo stati e del quale sappiamo quanto pesante a lui siano state le Psichiatrie del Dipartimento, ma quel chiarimento e quella rettifica se non le ha fatte lui nei termini da noi richiesti non ci resta che farle noi.
Non sentiamo certo Adornetto un nemico, che rimane comunque altrove; non riteniamo comunque possibile né opportuno da nessun punto di vista relazionarci ulteriormente con componenti dell’Anti-psichiatria dal comportamento più che scorretto, autoritario, dogmatico e spesso cieco al punto della continua diversità di pensiero di chi sta parlando senza sapere veramente di cosa sta parlando. Se la diversità del pensiero trova il suo valore nel distinguersi dal pensiero unico non riusciamo a trovare alcuna affinità né con chi parla senza sapere di che sta parlando né con chi ritiene che dal definirsi “psichiatrizzato” gli possa o gli debba derivare una patente in più nel variegato pantano antipsichiatrico.
Una cosa è la critica anti-psichiatrica, un’altra è la manipolazione anti-psichiatrica dove perfino il punto di vista trans-psichiatrico si può trovare apparentato, secondo Adornetto “poeta vero”, tra psichiatri, mafiosi e fascisti. Una questione di scelte e il dottore Adornetto ha fatto le sue. Noi abbiamo fatto le nostre.
Preferiamo tutt’altra poesia a quella di Adornetto.
La Redazione del
"Progetto Contraria-Mente"
(07 Ott. 2008)
Nessun commento:
Posta un commento