Una ignobile proposta del Governo del Cavaliere senza mentite spoglie vuole riaprire i Manicomi
"Progetto Contraria-Mente"
“Modifiche e integrazioni della legislazione psichiatrica nazionale” – Una proposta di legge “Presentata dall’On. Paolo Guzzanti” che tenta di dare un colpo definitivo alle già precarie condizioni di persone diagnosticate dai servizi del Dipartimento di Salute Mentale e delle loro famiglie. Paolo Guzzanti, deputato del Popolo delle Libertà è anche giornalista, politico e conduttore televisivo italiano. Riformare la legge Basaglia che nega l’esistenza della malattia mentale e con la quale l’anti-psichiatra si proponeva di disintegrare la famiglia borghese, far esplodere le divisioni di classe, aprire la strada alla rivoluzione; il tutto sulla pelle dei malati e delle loro famiglie. Se la proposta di Guzzanti dimostra l’antipatia per i comunisti non ci può interessare di meno, che dimostri prima di tutto il cinismo nei confronti dell’individuo in generale e della persona che vive condizioni di Disagio Relazionale… è un’altra cosa. In questo senso la proposta ci fa proprio schifo. È urgente un’azione di difesa da simili attacchi alla dignità umana.
Ancora un Governo per gli individui. A quando la rupe spartana. Intanto lo Stato propone il ritorno dell’accalappiamatti. La dittatura non necessariamente si esprime con i carri armati per le strade. Un’Economia globale richiede uno Stato di polizia. Ogni istituzione ha il compito di incrementare il controllo degli individui. A fianco del Carcere, la Sanità attua un maggiore controllo anche attraverso l’integrazione delle Psichiatrie con il consumo di psicofarmaci. Alcune forme di disagio sociale vengono così controllate dalla Medicina. Ancora una volta per il Disagio Relazionale c’è un grosso peso da pagare. Tra rupi e monti il Manicomio è tra noi. Tra la Tarpea e il Taigeto della democrazia. La logica dell’Economia può sopravvivere solo come dittatura. Individui toccati dalla diagnosi e dal trattamento delle Psichiatrie costretti a ripetute esclusioni. I governi continuano a manganellare i sudditi, non ultimi ancora gli studenti in piazza. Tra le flatulenze dello gnomo pelato spunta il Manicomio “umanizzato” del parlamentare Guzzanti. Hanno tutti i numeri affinché la promessa venga mantenuta. La realtà manicomiale in atto è già un vantaggio, basta qualche aggiustatina “empatica”. Un riconoscimento e un supporto legislativo ad un Manicomio già diffuso sul territorio. Il problema non è una nuova riforma quanto un peggioramento delle già spaventose condizioni dei diagnosticati. Più che tornare indietro è solo lo Stato che nella Psichiatria assume forme di dominio diverse. La distruzione della vita, della salute, della libertà, della dignità degli individui rimane una costante di ogni governo. È sempre il momento di fare fuori dalla propria vita ogni forma di potere organizzato. La necessità della rivolta è la necessità della libertà anche quando ci troviamo in situazioni di “Disagio Relazionale”. La stigmatizzazione si rimodella. Una cosa è dominare le persone con la “cura” un’altra è la solidarietà del prendersene cura.
Se riaprono i manicomi. Nessuno può tirarsi fuori. L’aveva promesso. La mente di Guzzanti. Quali EBM? Strumenti di quale scienza? Ancora Psichiatria? Le “Cliniche Umanizzate”. «Nuove Cliniche». Guzzanti e Orsini: unico riformismo. La terminologia. Servizio accalappiamatti. Ricovero come galera. Finalmente un TSO come si deve. Autorità maniacale dei nuovi SPDC. La relazione empatica in bocca a Guzzanti. Padroni di cavalli. Non è questione di parole. Non riconosciamo padroni. La relazione empatica è contro la relazione di potere. Denunciamo. Dalla cura al prendersi cura. Per evitare un peggioramento.
Ancora un Governo per gli individui. A quando la rupe spartana. Intanto lo Stato propone il ritorno dell’accalappiamatti. La dittatura non necessariamente si esprime con i carri armati per le strade. Un’Economia globale richiede uno Stato di polizia. Ogni istituzione ha il compito di incrementare il controllo degli individui. A fianco del Carcere, la Sanità attua un maggiore controllo anche attraverso l’integrazione delle Psichiatrie con il consumo di psicofarmaci. Alcune forme di disagio sociale vengono così controllate dalla Medicina. Ancora una volta per il Disagio Relazionale c’è un grosso peso da pagare. Tra rupi e monti il Manicomio è tra noi. Tra la Tarpea e il Taigeto della democrazia. La logica dell’Economia può sopravvivere solo come dittatura. Individui toccati dalla diagnosi e dal trattamento delle Psichiatrie costretti a ripetute esclusioni. I governi continuano a manganellare i sudditi, non ultimi ancora gli studenti in piazza. Tra le flatulenze dello gnomo pelato spunta il Manicomio “umanizzato” del parlamentare Guzzanti. Hanno tutti i numeri affinché la promessa venga mantenuta. La realtà manicomiale in atto è già un vantaggio, basta qualche aggiustatina “empatica”. Un riconoscimento e un supporto legislativo ad un Manicomio già diffuso sul territorio. Il problema non è una nuova riforma quanto un peggioramento delle già spaventose condizioni dei diagnosticati. Più che tornare indietro è solo lo Stato che nella Psichiatria assume forme di dominio diverse. La distruzione della vita, della salute, della libertà, della dignità degli individui rimane una costante di ogni governo. È sempre il momento di fare fuori dalla propria vita ogni forma di potere organizzato. La necessità della rivolta è la necessità della libertà anche quando ci troviamo in situazioni di “Disagio Relazionale”. La stigmatizzazione si rimodella. Una cosa è dominare le persone con la “cura” un’altra è la solidarietà del prendersene cura.
Se riaprono i manicomi. Nessuno può tirarsi fuori. L’aveva promesso. La mente di Guzzanti. Quali EBM? Strumenti di quale scienza? Ancora Psichiatria? Le “Cliniche Umanizzate”. «Nuove Cliniche». Guzzanti e Orsini: unico riformismo. La terminologia. Servizio accalappiamatti. Ricovero come galera. Finalmente un TSO come si deve. Autorità maniacale dei nuovi SPDC. La relazione empatica in bocca a Guzzanti. Padroni di cavalli. Non è questione di parole. Non riconosciamo padroni. La relazione empatica è contro la relazione di potere. Denunciamo. Dalla cura al prendersi cura. Per evitare un peggioramento.
La Redazione di:
L’Incompatibile
Contraria-Mente
Contraria-Mente-Nero
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