giovedì 27 dicembre 2007

LA DIAGNOSI PSICHIATRICA NON È QUESTIONE CATTOLICA


Si dichiara gay. Sotto lo sguardo innocente di psicologi e della medicina ufficiale, subisce una diagnosi di malattia mentale e un trattamento psichiatrico. Parlassero le mura di conventi seminari e sacrestie ci racconterebbero di quanto pelo si liscia e s’è lisciato tra numerosi preti e aspiranti tali. Senza dire della violenza anale chiamata amore subita da tanti che dalla sacrestia si trovavano solo a passare. Tra preti pedofili e omosessuali, se diagnosticati dalla più o meno cattolica scienza psichiatria, i malati mentali sarebbero così tanti da proporci un vero e proprio manicomio togato. Diciamo questo non certo perché ci interessano i gusti sessuali di preti e monaci vari. Se apprezziamo lo studio ricerca di chi come Davide Varì va a guardare fin dentro la tana del lupo, non condividiamo l’analisi che riduce la seria questione della diagnosi psichiatrica esclusivamente ad un problema cattolico. (Leggi l'articolo)

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