mercoledì 6 aprile 2016

dalla FUGA DALLA TARANTOLA alla FUGA NELLA TARANTOLA



Perché con la Tarantola e non col topo, con la pulce, con la zanzara, con il cane, col gatto? Dalla Tarantola o nella Tarantola la sorte sembrava fosse caduta sul ragno.

Già nel 1621 il dottor Epifanio Ferdinando si trovava in una controversia tra quanto aveva anamnesticamente e clinicamente rilevato nel suo paziente, Pietro Simeone, suo compaesano, e quanto sostenevano quelli che ritenevano che la puntura di Tarantola e la sintomatologia conseguente, quella di Simeone compresa, fossero solo fittizi e per niente reali. Sono queste le condizioni in cui il fenomeno del Tarantolismo poneva i suoi studiosi già nel 1621 quando il dottor Ferdinando ci volle lasciare testimonianza clinica sulla puntura di Tarantola. Al di là di Verità a buon mercato, volendo, non è cambiato molto... nella controversia. Basta andare a vedere il senso delle dimissioni del professore Imbriani dal comitato scientifico de La notte della taranta della scorsa estate.

Per concludere con il ciclo del Retablo, ci siamo chiesti, cosa avveniva nel corpo delle persone che faceva pensare, capire, vedere, credere, diagnosticare un “ictus” di Tarantola. Per meglio capire de Martino, abbiamo ancora voluto capire, non per questo sicuri d’esserci riusciti, quanto della sintomatologia dell’attuale puntura di Tarantola potesse richiamare l’antica sintomatologia in affinità, analogie, corrispondenze. Abbiamo voluto incontrare la nostra Tarantola e accogliere il lamento di sofferenza dei tarantolati che sono venuti fino a noi per donarci in custodia le loro lacrime di speranza. Nessuna pretesa se non quella di porre ingenui quesiti al monumento interpretativo del professore Ernesto de Martino.



I tre volumi del "Retablo della Tarantola" escono sull’A-Periodico online Contraria-Mente  in A-Copyright e per le “Edizioni delle inutilità”.
  








Segni sintomi effetti sulla scena del corpo

a cura di

Gaetano Bonanno

Edizioni delle inutilità