venerdì 13 giugno 2008

EDITORIALE - GIU. 2008

Masino

Né a sugo né in brodo ormai non sanno più che pesci prendere. Con protese vulve fiaccate vergine candide stanno sempre pronti ad offrirsi in sacrificio alla ricerca di un qualche pensiero che, manto di carità, copra le tristi pudenda del re nudo. C’entra in tutto ciò il potere del denaro e il denaro del potere? Non ci attendiamo una risposta disinteressata. Non ci interessano le soluzioni dei cacainchiostro di regime. Una lotta ad ogni forma di potere è ancora auspicabile per la libertà e la qualità della vita? Ha ancora le qualità della dignità della vita e della libertà? È pensabile che, nella concretezza dei nostri rapporti, la relazione in una metodologia empatica sia da preferire ad una relazione in una metodologia di potere? Ogni giorno ci propone le tragedie frutto del potere, del dominio, del capitale, dell’Economia. I quotidiani ci propongono gli assassini frutto di una relazione autoritaria e della delega della nostra vita nelle mani altrui. Nessuna novità. Tutto previsto e contemplato nel modello. Questa è l’Economia. La relazione empatica in una metodologia empatica, la relazione autonoma, antiautoritaria, in una cornice autogestionaria si pone come qualità delle lotte intermedie attuali nella prospettiva di una definitiva uscita da organizzazioni di potere. Anche nella prospettiva della distruzione della psichiatria di sempre. (Leggi articolo)

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