venerdì 7 novembre 2008

CRITICA DEL METODO PSICHIATRICO


L'AUTORITARISMO È ANCHE
UNA QUESTIONE DI METODO

La Psichiatria che tratta di “malattie mentali”, di psicofarmaci, di TSO, di ricoveri, di diagnosi, è anche una questione di metodo. Una critica delle Psichiatrie dell’istituzione Dipartimento di Salute Mentale non può fare a meno della conoscenza del metodo per la critica del metodo stesso. Alla Psichiatria l’autoritarismo viene anche dai modelli adottati, dalle diagnosi, dalle classificazioni, dalle misurazioni. È facile una critica dell’autoritarismo della contenzione fisica o chimica. Più complicato è criticare l’autoritarismo del metodo. Dove una critica genericamente anti-psichiatrica temporeggia alla ricerca di una malattia nella lesione d’organo, le Psichiatrie introducono la dimensione fisica dell’informazione dalla quale derivano ulteriori modelli di malattia. Non per questo vogliamo giustificare il nuovo autoritarismo. Ideologia e pregiudizio prevalgono su scienza, cultura e buon senso. È anche da tanti psichiatri che proviene una critica all’ipotizzato fondamento scientifico della Psichiatria. Il concetto e il modello di “malattia” cambiano nel tempo. In campo biologico si identifica una causa necessaria, anche se non sufficiente, a determinare la malattia. Chi si occupava di “malattia mentale” era laureato in “Medicina e Filosofia”. Alla fine del ‘700 la Psichiatria si pose nel filone della Medicina. La Medicina si avvale di concetti, teorie, sistemi non congruenti con il campo di studio medico. In Psichiatria sono i comportamenti ad essere “malati” o abnormi. Il fatto psichiatrico non può essere circoscritto nell’arida descrizione del naturalista. Da qualsiasi parte si contesti la Psichiatria si contesta la diagnosi. Insuccessi nel tentativo di uno statuto più aderente alla scienza. Gli indicatori del DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali) sono del tutto arbitrari. Una classificazione ateoretica frutto di un compromesso. Non si distinguono sintomi “primari” come conseguenza diretta della malattia. Nessuna correlazione tra causa ed effetti. Le classificazioni che portano alle diagnosi sono puramente intuitive e ipotetiche. La individuazione e la raccolta degli indicatori di malattia dove non impossibili sono arbitrarie. Se i sintomi rimangono alla base della Psichiatria si oppongono al principio di indeterminazione di Heisenberg. Alla ricerca della riproducibilità e dell’oggettività dei fenomeni. Tra reliability (affidabilità) e validity (validità) c’è la differenza che c’è tra il fast food e la buona cucina. Le diagnosi non sono malattie. Le misurazioni psichiatriche contrastano con i principi base della logica. Tutti i presupposti teorici delle Psichiatrie sono ancora tutte da verificare. I postulati della Psichiatria sono in contrasto con le evidenze della moderna epistemologia e psicologia. Il metodo per potersi criticare si deve conoscere. Nessuno meglio dello psichiatra sa parlare del metodo. Dove vanno le Psichiatrie. (Leggi tutto)

La Redazione

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