martedì 20 ottobre 2009

STORIA DI ARIANNA


IL DOTT. X

«Bisogna fare braccio di ferro con la paziente e qui comando io»



Arianna con la sua storia racconta, non una situazione eccezionale, ma la storia di tante altre persone diagnosticate dalla Salute Mentale. Il pericolo, dopo il danno, la beffa della “cura” e l’impossibilità di ogni umana difesa, è che tutto resti “come se nulla fosse accaduto”. I democratici di Stato vorrebbero sentire le due campane? Sì; soppiantandone direttamente una. Noi democratici non siamo. Tra la Salute Mentale e le persone da questa diagnosticate, prima di tutto, rimaniamo dalla parte degli esclusi. Fino a prova contraria.
Arianna è il nome con cui firma il racconto della sua dolorosa esperienza. Non fa nomi di medici né di strutture di ricovero. Questo la dice lunga sul potere che ha l’Istituzione del Male Mentale sugli individui: si può parlare dell’Istituzione solo se la si vuole incensare per averne ricevuto, cosa improbabile, enormi benefici. Se se ne volesse anche solamente parlare, con nome, cognome e indirizzo in relazione a tutti i suoi misfatti, oltre al ricatto, alla denuncia, alla persecuzione, oggi sarebbe una perdita ancora prima della denuncia. Gli psichiatri che l’hanno avuta in “terapia” portano allora un volto unico, quello del “Dott. X”.
Nei confronti del potere noi non possiamo vincere, ma non vogliamo nemmeno convincere utilizzando le stesse armi dello stesso potere né vogliamo nemmeno con-vincere vincendo assieme al potere che, alla prima occasione, ci presenta il conto. Che poi, nel tentativo di interrompere la repressione mortale in atto, la persona, tecnicamente e programmaticamente spinta a rivolgersi ai tribunali, perché tanto loro paura non ne hanno, cerchi una qualche difesa, è nella realtà dei fatti della comune umanità nei confronti del dominio. «Chi ne è responsabile ancora si sente sicuro di sé e del suo operato al punto di provocarmi invitandomi a denunciarlo.»
La nostra vittoria è un’altra cosa. È proprio da quella perdita che l’individuo può trovare la forza della rinascita nella riconquista della dignità, della libertà, della salute, della gioia di vivere contro ogni relazionalità autoritaria e nella pratica e promozione della relazionalità empatica e antiautoritaria.


- Il Dott. X

- Storia di Arianna su "L'INCOMPATIBILE"

Redazione del "Progetto Contraria-Mente"



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