Con Retablo della Tarantola ho voluto
mettere alla prova l’idea di voler capire qualcosa sul Tarantolismo dietro cui,
ancora fino agli anni Cinquanta, pur se non avevano ballato in seguito a “morso”
di ragno, erano impazziti medici e studiosi vari. Ma ormai ci voleva poco.
Dovevano aspettare il ’59, l’anno del lume sulla Tarantola. Non credo però
d’essere riuscito nel mio intendo anche se sono convinto che quel lume, assieme
alla luce, abbia solo diversamente messo in ombra la complessità del fenomeno.
Ho solo provato a seguire un percorso e un processo che lasciavano intravedere
una qualche possibilità di comprendere qualcosa attraverso la consultazione
bibliografica e in relazione all’opera ritenuta fondamentale sul fenomeno: La
terra del rimorso. In tutto ciò mi ha accompagnato un sospetto che, anche
se qualche volta appare diversamente, non vuole però mai arrivare nemmeno al
livello di ipotesi; il sospetto che il Latrodectus avesse qualche
responsabilità. Sospetto che se già aveva interessato seri e profondi studiosi
presto dichiarerà che anche loro avevano erroneamente concluso. Non essendomi
posto l’obiettivo di disvelare il Tarantolismo dico pure, al di là d’ogni
pudore, che non credo di averci capito qualcosa. Dubbio che mi preme proprio
dichiarare per il fatto che sono stati tanti di quelli che ho incontrato che
hanno avuto la pretesa d’aver capito il fenomeno e di volercelo definitivamente
raccontare e disvelare. A quanto pare nessuno, proprio nessuno, da millenni,
aveva capito niente. Né quelli che erano stati punti né quelli che si credevano
punti ma non lo erano, né quelli che, da competenti, s’erano posti allo studio
del fenomeno. Dovevo allora partire da chi veramente aveva capito il fenomeno,
da Ernesto de Martino. Non è stato l’unico dagli anni Cinquanta in poi ma è
proprio l’Etnologo che ha finalmente capito cosa fosse la Tarantola fino a creare
un monumento alla “taranta”. E da chi se non da lui? Proprio da lì
dovevo partire non potendomi fidare di tutte le promesse che i vari scrittori
dell’argomento avevano anticipato ma non mantenuto. L’occasione non me la sono
cercata ma me l’hanno donata, a diverso motivo, i miei due amici pugliesi,
Franco e Mino, ai quali va tutta la mia stima e il mio ringraziamento. Perché
proprio da de Martino? Questa è un’altra questione. Nei riferimenti d’un
luminare della Psichiatria palermitana era nata una promessa. L’ho voluta
mantenere.
A presto.
Gaetano Bonanno
(Lug. 2015)
- DI PROSSIMA USCITA:
RETABLO DELLA TARANTOLA - Un salto dalla Tarantola alla "taranta" andata e ritorno. A cura di Gaetano Bonanno. Edizioni delle inutilità - 2015.
RETABLO DELLA TARANTOLA - Un salto dalla Tarantola alla "taranta" andata e ritorno. A cura di Gaetano Bonanno. Edizioni delle inutilità - 2015.
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