lunedì 7 gennaio 2008

SENZA RAGIONE




Questa volta un documento in bianco e nero. Così come si suole per le cose importanti, per le cose che non entrano nella logica delle utilità, per le parole che non si vogliono vendere, per i progetti che non richiederanno uno scambio di voti. Come si suole con i documenti: nero su bianco.
«Una linea è stata tracciata fra se stesso e se stesso e gli altri. Si nega che questa linea sia stata tracciata. Non c’è nessuna linea. Ma non provate ad attraversarla.»

SENZA RAGIONE, documentario definito antipsichiatrico, attraversando la storia della psichiatria, si propone di mettere in discussione non solo le sue tecniche ma il suo stesso fondamento scientifico. Abbiamo realizzato tale proponimento per come potevamo attraverso i limiti dello strumento sicuri che in tanti altri l’hanno fatto, e lo stanno continuando a fare, molto meglio di quanto non siamo capaci noi. Attraverso la testimonianza di chi direttamente ha vissuto una storia psichiatrica, si cerca di ricostruire il percorso che ha trasformato questa “falsa scienza” da tecnica di controllo sociale a branca della medicina senza niente cambiare nei suoi non solo ipotizzati ma anche sbandierati fondamenti scientifici.
Il documentario, attraverso le interviste e mediante una ricostruzione storica, è anche una riflessione e una denuncia ancora della pretesa scientificità della psichiatria. Che quella psichiatria non sia scienza l’hanno dimostrato e lo dimostrano scienziati e medici non meno medici né meno scienziati di chi diagnostica malattia mentale a larga mano. È scienza? Non è scienza? Non è una questione ideologica. Di fatto sentiamo due campane tra i colpi stonati delle quali rimane la tanto spesso incomprensibile e irrisolta sofferenza delle persone. Di fatto le testimonianze storiche come quelle attuali ci raccontano di una logica del dominio e del controllo che viene mistificata come scienza ma anche di gente che supera il proprio Disagio Relazionale nonostante tutto e nonostante la stessa psichiatria.
Il documento, passando attraverso una iconografia presente alle nostre memorie conclude indicando di come la psichiatria da violentemente repressiva si sia resa democraticamente repressiva ma non per questo meno autoritariamente repressiva. Tale conclusione anticipa una proposta: andiamo a vedere cosa succede negli attuali servizi della Salute Mentale dove la psichiatria s’è riciclata. Andiamo a vedere che cosa c’è depositato dentro la multiforme teoria psichiatrica. È in questi posti, nei posti del manicomio diffuso sul territorio, nelle pagine dove si sedimenta il pensiero psichiatrico, che si conserva sia l’iconografia che la proposta teorica della nuova psichiatria. È nel fittizio della cartella clinica che si deposita il significato del trattamento che è oggi riservato ai diagnosticati malati mentali da parte di chi, diagnosticata malattia, s’è messo il cuore e i documenti in pace lontano da ogni speranza, da ogni aspettativa, da ogni ipotesi di guarigione nella pratica giornaliera di processi d’esclusione, di stigmatizzazione, di cronicizzazione.
Le immagini, le parole degli intervistati e lo stesso testo narrante, lungi dal rappresentare la negazione del Disagio Relazionale, denunciano l’inganno psichiatrico perpetrato contro l’umanità dall’alleanza di psichiatria con tutte le forme di potere statale.

"SENZA RAGIONE" nasce da una chiaccherata di Mauro Massafra con:
Giuseppe Bucalo (Assistente Sociale presso i servizi per la Salute Mentale)
Giorgio Antonucci (Medico con esperienza nei manicomi prima e dopo la c.d. riforma Basaglia)
Gaetano Bonanno (Dottore in Infermieristica con esperienza più che ventennale nei servizi per la Salute Mentale)
Natale Adornetto (Psicologo sottoposto per 7 volte a T.S.O. e autore della narrazione della sua esperienza con la psichiatria "Vengo dalla piccola valle")
Adriano Russo (più volte portato negli SPDC, reparti psichiatrici)
Sandro Capannini (ex degente e volontario del Telefono Viola di Roma).

Il lavoro di montaggio è finito e siamo al momento della distribuzione che ci possa consentire di arrivare a quanta più gente possibile.
Come avevamo anticipato, il documentario così come è stato prodotto in modo autogestito avrà una distribuzione autogestionaria. Volendo rimanere nella logica delle produzioni autogestionarie non è protetto da alcun diritto d’autore, chiunque voglia ne può utilizzare liberamente le immagini e i contenuti; è NO COPYRIGHT.


Per contatti e richieste:

soulo@email.it
hobophobic@email.it
contraria-mente@libero.it



Nessun commento: