giovedì 10 aprile 2008

PSICOFARMACI ALL'ASILO

Masino

CONTENZIONE
DALLA CULLA ALLA BARA

Se sono troppo irrequieti sedateli subito. Conteneteli con benzodiazepine o con il più progredito Ritalin. Sedati, controllati, contenuti dalla culla alla bara. Ad ammazzarli c’è sempre tempo. Questi non sono solo i messaggi di una democrazia fittizia ma sono anche le pratiche della democratica dittatura attuale dove un ruolo enorme ha, con la medicina, la psichiatria. È per questa realtà politica ed economica che i politici stanno chiedendo consenso con una nuova sceneggiata elettorale.

Mentre in Italia ormai da tempo si spaccia il Ritalin (metilfenidato) per la terapia dei bimbi con sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione (ADHD), già sin dall’asilo nido si realizzano sulla pelle dei nostri figli forme diverse di contenzione, a partire da quella farmacologica realizzata a base di benzodiazepine. Da questa dei bambini si passerà alla contenzione, nelle sue varie forme, compresa quella meccanica, realizzata nei Dipartimenti di Salute Mentale, fino a quella dell’anziano nelle varie strutture pubbliche e private. Veramente legati dalla culla alla bara.
Un gruppo di genitori di Nardò, nel Leccese, sospetta che all’asilo nido del loro paese, il più accreditato della zona, si somministrassero sedativi ai propri bambini forse ritenuti troppo irrequieti.
Il sindaco di nardò, Antonio Vaglio, commenta:
«si tratta (…) di un fatto di inaudita gravità. Dalle analisi delle urine sarebbero state riscontrate tracce di un farmaco molto particolare con proprietà ansiolitiche, miorilassanti, ipnotiche e sedative.»
«La cosa grave (…) è che si tratta di farmaci che se assunti senza seguire dosaggi medici e per lungo tempo possono portare a situazioni molto gravi e addirittura provocare disordine neurologico, convulsioni, ipertensioni, tachicardia e depressione.»
«Speriamo (…) che tutto questo non risponda a verità.»
Alcuni genitori s’erano accorti che i loro bambini al rientro dall’asilo erano svogliati, assonnati, irritabili e sudavano tanto. Da tale costatazione nasceva il sospetto che portava alla decisione di fare analizzare le urine dei loro figli (bambini da due a tre anni). In quelle urine sono state trovate «tracce di benzodiazepine, sostanze contenute nei tranquillanti e nei sonniferi.»
I sedativi, già negli adulti, se utilizzati per periodi prolungati possono portare a vere e proprie forme di dipendenza. Secondo pediatri, farmacologi e neuropsichiatri infantili, dare sedativi ai bambini è un uso improprio, ingiustificato e comunque rischioso.
Le benzodiazepine sono molecole che agiscono su alcuni recettori a livello cerebrale dando un effetto di sedazione e rilassamento muscolare.
Secondo il farmacologo Silvio Garattini «certamente si tratta di un abuso grave. Nei primi anni di vita, infatti, il cervello si sviluppa a grande velocità e c’è il rischio che tali sostanze possano in qualche modo interagire con i processi di sviluppo cerebrale.»
Il pediatra Alberto Vierucci, della scuola di specializzazione dell’Università di Firenze dice: «Non sappiamo quali possano essere i rischi da uso prolungato di tali sostanze nei bambini, ma sicuramente molto dipende dalle dosi. Ad ogni modo, ci troviamo dinanzi ad un cervello in evoluzione e l’uso di molecole sedative non è opportuno o giustificato.»
Non è questa continua pratica della contenzione proveniente dalla cultura dell’istituzione totale psichiatrica? Non è che per caso questo fa parte della psichiatria, i cui metodi contenitivi psicologici, chimici, meccanici realizzano uno dei più grandi e potenti controlli sociali?
Il problema non sembra essere quello di due operatori di un asilo nido che, stanchi di un’infanzia mercificata e venduta al loro fittizio amore, non riuscendoci con piante organiche sempre più ridotte all’osso, con professionalità calpestate, mortificate e annichilite, con formazione sempre insufficiente e lontana dalla propria professione, con stipendi ridotti alla fame. Pretesti tutti validi ma non fino al punto da giustificare né spiegare un fenomeno sociale, quello della contenzione fisica, molto più vasto e multiforme.

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