Sono in molti ad accorgersi di come Mastrogiovanni non sia morto di morte naturale. Non è difficile capire di quanto quella “malattia” di Francesco, che avrebbe richiesto un intervento di TSO, sia stata creata di sana pianta. Come nessuno dovrebbe sopportare che, si trattasse pure di una “malattia mentale”, un manipolo di istituzioni possa permettersi e per di più impunemente di legare una persona a letto fino alla morte. Cosa non del tutto desueta in quelle che ormai non riusciamo a meglio definire che Istituzioni del Male Mentale. Di Giuseppe Tarallo, ex sindaco di Montecorice, amico di Francesco e della sua famiglia, proponiamo delle osservazioni alle quali, pur se non dettate da un punto di vista anarchico, dovrebbero prestare orecchio i responsabili della morte di Francesco. L’Anti-psichiatria dei Diritti Umani non s’accorge che Francesco Mastrogiovanni è stato ucciso precisamente per mano di chi è preposto alla difesa dei Diritti Umani? Anche le stesse istituzioni se ne accorgono. Fare il resto non può spettare certo all’apertura di un’inchiesta. Se una critica trans-psichiatrica ha la pretesa di voler andare al di là della Psichiatria e dell’Anti-psichiatria ha anche la certezza di voler andare al di là di un’inchiesta di Stato nella prospettiva che la morte di Francesco chiuda il ciclo di morte per mano dell’Istituzione del Male Mentale e in regime di TSO.
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