venerdì 6 novembre 2009

AD ALDA MERINI

CI VOGLIAMO DIMETTERE DALLA VITA
O
VOGLIAMO DIMETTERE LORO?
LA SCELTA NON È PIÙ RINVIABILE!!!
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NOI CE LA VOGLIAMO FARE

Ad Alda. Dalla vergogna della Psichiatria agli onori della poesia. Non tutti ce l’hanno fatta dopo lunghi anni di Manicomio. Se lei ce l’ha fatta, vuol dire che anche oggi, chiunque, finito per un qualche motivo in Salute Mentale, per una qualche via può farcela? Qualche volta sì; molto spesso, ancora oggi, lascia la pelle sotto più pesanti pietre. La Merini attraverso la sua poesia al di là del suo dolore ha cantato l’attualità di questo pericolo. Eppure è proprio in quella perdita che Alda ha vinto comunque: nella promozione di una relazionalità empatica lì dove lo Stato attraverso i suoi Manicomi promuoveva una relazionalità autoritaria e di dominio chiamata “terapia” fino alla morte. Un esempio per chi decide di volercela fare.

Lietta cara
ricorda
c’è un inverno
fedele
caro solo ai poeti
l’inverno della loro follia
che
toccò anche tuo padre
vecchi entrambi
e
saccenti
dolenti per amore
non abbiamo rinchiuso
i nostri usci ardenti
che
continuano a dare
fiori di eccelse pietre.

(Poesia di Alda Merini dedicata a Lietta Manganelli)

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