mercoledì 18 novembre 2009

VITA O ISTITUZIONE


L’Istituzione distrattamente manda al macero carne umana. Ne uccide da andare fuori d’ogni calcolo. È così che tanti diventano uccisori. Certamente saranno pochi. Non certo per generalizzata follia o ingannevole ideologia. È così che lo Stato terrorizza i pochi per indurre i cercatori di verità a restare nei ranghi. Cosa che fanno volentieri.
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Vita o Istituzione. Non c’è scelta. Mastrogiovanni, Cucchi, Aldrovandi uccisi dallo Stato. L’Istituzione continua ad uccidere dopo avere massacrato. Nessuna differenza. Legacci agli arti nel Trattamento Sanitario Obbligatorio della Salute Mentale. Legacci agli arti nelle celle dell’Istituzione Carceraria. Massacrati da istituzioni diverse di un unico Stato. Massacrati da una promessa di cura e di libertà. Gli amanti della “verità”, oltre quella verità le cui grida rimangono senza suono oltre le loro orecchie cuori e portafogli, hanno scelto l’Istituzione. Noi rimaniamo incompatibili con qualsiasi verità di Stato.
Istituzione della Salute Mentale e Istituzione Carceraria. Due storiche sorelle di Stato. Più o meno totali. Sicuramente e indifferentemente autoritarie. Cinicamente mortali. Indipendentemente da quanti ne uccidono al giorno; da quanti ne massacrano attraverso l’ideologia della pena e l’ideologia della terapia. L’Istituzione fa il suo mestiere con ognuno di noi, indistintamente con gli esclusi. I cacainchiostro di regime che mestiere fanno? E gli amanti della “verità” al di là di ogni accecante verità? Li stanno uccidendo un’altra volta ancora.

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