mercoledì 16 dicembre 2009

TARTAGLIA LANCIA UNA PIETRA




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Milano. Perché mi lanciano souvenir. Tartaglia lancia una pietra. Qualche volta un sasso in faccia. Lo Stato, cosa volete che sia. Se la pietra è un souvenir della chiesa del Duomo di Milano. Se a lanciare la pietra è stato uno toccato dalla Salute Mentale. Se ad essere colpito in faccia è stato un Presidente. Smorfiando. Un’azione che, in uno, pone a dura critica lo Stato, la Chiesa e la Salute Mentale. Capita che. Applaudita dai più, contestata da una minoranza di individui dalla dignità calpestata, una star di Stato, ad un certo punto del suo show di potere, viene provvisoriamente fermata dalla rabbia angosciata di un individuo. L’arma del delitto: una riproduzione in pietra del Duomo di Milano. Una ferita da colpo di Chiesa. Quel colpo che nemmeno la Chiesa, ricrocifiggendo giorno dopo giorno il suo amato Cristo, ha voluto mai dare contro ogni forma di Potere, di Dominio, di Utilità. Un souvenir in regalato d’un luogo del potere e il dono d’un ricordo. L’hanno subito chiamata follia. Al di là della follia, che eventualmente rimane un fatto personale di Tartaglia, temono di più una pietra alla portata d’ogni braccio di quanto hanno temuto uno specialistico mitra.
Cosa volete che sia.
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LA PIETRA DI TARTAGLIA


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